Servizio di ottimizzazione dei processi lavorativi e formazione per il rafforzamento delle capacità istituzionali dei soggetti coinvolti nell’attuazione e gestione dei P.O.R FSE e FESR 2014 – 2020

Ottimizzazione dei processi lavorativi e formazione per attuazione e gestione dei programmi operativi regionali FSE e FESR 2014-2020

La possibilità di intervenire direttamente, e su più livelli, nell’ottimizzazione dei processi di funzionamento del Sistema Regione e nella formazione specialistica dei Dirigenti e Funzionari della Regione Sardegna rappresenta una grande opportunità di impatto nel medio e nel lungo termine, anche in relazione al fatto che tali attività sono state realizzate in concomitanza temporale con le attività programmatorie sui nuovi fondi FESR e FSE+ 2021-2027.

Scheda Progetto

Data

2021/2022

Business Unit

Agente del cambiamento

PAAdvice SPA per Regione Sardegna
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Metodologie e strumenti

Territorio

Numeri

Il progetto contribuisce ai seguenti goal dell’Agenda 2030

Storia d'impatto

Descrizione:

Il Servizio “Ottimizzazione dei processi lavorativi e formazione per il rafforzamento delle capacità istituzionali dei soggetti coinvolti nell’attuazione e gestione dei Programmi Operativi Regionali FSE e FESR 2014-2020” è un’iniziativa della Regione Autonoma della Sardegna che prevede un percorso formativo e consulenziale multi-azione volto al rafforzamento delle competenze degli uffici dell’amministrazione regionale e degli Organismi Intermedi coinvolti nella gestione ed attuazione dei Programmi Operativi Regionali FESR ed FSE. Nello specifico, l’articolazione delle attività progettuali ha visto i consulenti di Poliste coinvolti nelle seguenti linee di azione:

LA 1 Ottimizzazione dei processi e delle procedure, che prevede la realizzazione di sette interventi di ottimizzazione, Poliste nel 2021 ha coordinato e implementato i seguenti 4:

Azione 1.1 “Modello e strumenti operativi per il supporto e l’accompagnamento all’implementazione di modalità di lavoro agile”;

Azione 1.5 “Messa a punto e sperimentazione di un modello ottimizzato per la gestione dei bandi/ avvisi pubblici a titolarità della Regione Sardegna”;

Azione 1.6 “Costruzione e rafforzamento di una rete di esperti in materia di appalti pubblici e di Aiuti di stato per le AdG ed i Responsabili di Azione”

Azione 1.7 “Implementazione dei flussi interni di informazione e comunicazione sui Programmi”.

La 2 Formazione, organizzata in 4 azioni cui corrispondono 4 distinti corsi di formazione, individuati secondo il criterio della tipologia dei destinatari di riferimento. Si tratta di attività formative mirate e con approfondimenti sul nuovo quadro della programmazione 2021 -2027, Poliste nel 2021 è ha coordinato e implementato le seguenti azioni:

Azione 2.1 “Corsi per Dirigenti” 

Seminari sulla Programmazione della politica di coesione 2021 -2027, rivolta al Personale Politico

Laboratori sulla Programmazione della politica di coesione 2021 -2027, rivolta ai dirigenti della Regione Sardegna

Azione 2.4 “Corsi per il personale delle Autorità di Gestione”

Corso sullo Smart working per il personale delle Autorità di Gestione

Corso Specialistico in Materia di Appalti Pubblici

Una tra le storie ad alto impatto potenziale del progetto riguarda, in particolare, l’intervento di ottimizzazione 1.6 “Costruzione e rafforzamento di una rete di esperti in materia di appalti pubblici e di Aiuti di stato per le AdG ed i Responsabili di Azione”, in cui i consulenti di Poliste sono stati impegnati nella progettazione, attivazione e facilitazione di due Comunità di Pratica, dedicate, rispettivamente, a due temi cruciali per il funzionamento del sistema regionale, ossia gli “Appalti Pubblici” e gli “Aiuti di stato”. 

Una Comunità di Pratica (CdP) è un gruppo di persone che condividono un obiettivo comune, una serie di problemi o un interesse per un tema e che si riuniscono per raggiungere obiettivi individuali e di gruppo in un’ottica di apprendimento e crescita professionale, attraverso la condivisione delle migliori pratiche e la creazione di nuove conoscenze. Le comunità possono, pertanto, essere interpretate come dei “sistemi sociali di apprendimento” (Wenger, 2000) che saldano l’apprendimento individuale a quello collettivo, in cui il contributo del singolo diventa parte del patrimonio cognitivo della comunità. Le Comunita di Pratica (Wenger, 1998) sono, pertanto, state identificate come ambiti fondamentali entro cui “un gruppo di persone che condividono un interesse o una passione per qualcosa che fanno, imparano come farlo meglio grazie ad una regolare attività di interazione reciproca”. 

Le due CdP costituite nell’ambito del progetto si caratterizzano per il fatto di essere comunità spontanee, non gerarchiche e fondate sull’interazione tra i membri delle stesse. In questo senso, per alimentare il coinvolgimento e la conoscenza reciproca degli attori che costituiscono le due comunità, Poliste si è occupata, in fase di costituzione, di un’attività di team building orientata a far conoscere i membri della comunità ed alimentarne il senso di appartenenza. 

Le due Comunità di Pratica hanno oggi lo scopo ultimo di uniformare degli orientamenti a livello di Regione Sardegna attraverso l’interpretazione omogenea dei pareri e problematiche al fine di garantire all’utente esterno una risposta più efficace in termini di sicurezza e minimizzazione dei rischi. 

Per farlo, le due Comunità di Pratica si attivano al fine di scambiare esperienze, competenze e know how, modalità risoluzioni di problemi comuni, strumenti e metodi. 

Ciascuna Comunità di Pratica (CdP) è oggi composta da numerosi attori organizzativi (Autorità di Gestione, Direzioni Generali e Organismi quali ASPAL e Sardegna Ricerche) e sono guidate da referenti regionali nominati nell’ambito degli incontri di definizione delle due Comunità. 

Attualmente le due Comunità si riuniscono una volta al mese con Ordini del giorno predeterminati e improntati alla condivisione di buone prassi e problemi comuni alle diverse strutture regionali.  

Poliste, attivate le due comunità, ha assunto oggi un ruolo di facilitazione della Comunità e lo manterrà sino alla fine del progetto (novembre 2022). Tuttavia, sin dall’avvio dell’intervento, Poliste, insieme all’RTI, sta operando in modo che ogni Comunità si renda progressivamente sempre più autonoma e indipendente al punto da poter proseguire e consolidare le attività anche a seguito della conclusione del progetto.