Racine

Rete In Azione per Conservare e Valorizzare il patrimonio e l’identità culturale

Il progetto ha sperimentato metodi innovativi di interazione tra i luoghi della cultura e la comunità di Santadi, attivando percorsi partecipativi per co-progettare azioni di sviluppo sostenibile del patrimonio culturale, recuperando la consapevolezza del suo valore in un’ottica di sviluppo socio-economico del territorio, e con l’obiettivo di stabilire una duratura reciprocità di benefici effetti, tipica degli ecosistemi. Grazie alla partecipazione e co-progettazione degli attori locali ha preso vita una Rete che, attraverso la sottoscrizione del Patto locale per la valorizzazione della Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu, ha assunto un impegno nella promozione, tutela e valorizzazione di un luogo della cultura ancora poco conosciuto, dimostrando l’effettiva capacità della comunità locale di “fare rete” e impegnarsi in prima persona, con responsabilità e continuità poiché le attività avviate perdurano anche dopo la fine del servizio di accompagnamento.

Scheda Progetto

Data

2021/2022

Business Unit

Agente del cambiamento

Comune di Santadi
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Metodologie e strumenti

Territorio

Numeri

Il progetto contribuisce ai seguenti goal dell’Agenda 2030

Storia d'impatto

Accompagnamento alla progettazione, comunicazione e conduzione di un percorso partecipativo locale per la redazione del “Patto locale di sviluppo degli ecosistemi d’identità culturale” in un Progetto di Cooperazione Transfrontaliera

Il percorso è stato realizzato nell’ambito del Progetto RACINE “Rete In Azione per Conservare e Valorizzare il patrimonio e l’identità culturale” del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Francia “Marittimo” 2014–2020 avviato nell’aprile del 2019 con l’obiettivo di esplorare il rapporto tra patrimonio culturale e comunità in aree periferiche dell’area transfrontaliera marittima Italia – Francia. Tra gli 11 luoghi dell’area transfrontaliera dell’Alto Tirreno in cui attivare dei percorsi partecipativi per definire il Patto Locale di Sviluppo degli Ecosistemi d’identità culturale, la Regione Sardegna ha individuato quale ente attuatore il Comune di Santadi. 

Il bene scelto come oggetto della valorizzazione, la Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu, è una costruzione tipica dell’architettura funeraria nuragica: un bene di grande valenza archeologica, in ottimo stato di conservazione e inserito in un contesto paesaggistico e ambientale di grande valore. Tuttavia il monumento non era incluso e valorizzato nell’ambito del Sistema museale di Santadi e quindi interessato da una gestione che potesse garantire l’offerta stabile di visite guidate. 

Il percorso di co-progettazione attivato da Poliste ha previsto una campagna di coinvolgimento di cittadini, associazioni, Comune, imprese, e ha offerto alla comunità locale uno spazio di incontro e confronto per evidenziare i punti di forza e le criticità legate principalmente all’accessibilità al bene, sia fisica (percorso tortuoso e non segnalato) che culturale (mancanza di informazioni sul bene), e ha permesso di esplorare diverse ipotesi per migliorarne la visibilità e accessibilità. Il percorso partecipativo, tenutosi tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022, ha portato alla sottoscrizione del Patto locale, nel luglio 2022, e ha consentito di co-progettare 2 azioni sperimentali realizzate concretamente dalla rete attivata.

AZIONE #1 – LE PAGINE SOCIAL DELLA TOMBA DEI GIGANTI

L’attivazione, animazione e aggiornamento costante di pagine dedicate su Facebook e Instagram. 

AZIONE #2 – LA PANNELLISTICA PER IL SENTIERO 

La progettazione ed elaborazione (nei contenuti e nella grafica) di una serie di pannelli che, affissi sugli alberi, accompagnano il visitatore in un percorso guidato che fornisce alcune informazioni e curiosità sul paesaggio circostante. 


“Anche i migliori esperti non possono pensare meglio della popolazione locale. Pertanto, il processo deve essere semplice e più accessibile per le persone, non per l’amministrazione. La popolazione locale deve rimanere il punto di riferimento”


Dacian Cioloṣ, 
capo del gruppo Renew 
del Parlamento europeo. 
Conferenza FARNET, 
dicembre 2019