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Comunicare la Summer School “Sistemi Costieri e Transizioni Fragili” del CeSSMed UniCa: sfide, strategie e risultati

Dal 9 al 13 settembre 2024, si è svolta la seconda edizione della Summer School “Transizioni fragili: Sistemi costieri ed effetti socio-economici e ambientali del cambiamento climatico” nel Campus Aresu dell’Università degli Studi di Cagliari. Organizzata dal Jean Monnet Centre for Sustainability Studies in the Med Area – CeSSMed, l’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione per esplorare le complesse dinamiche dei sistemi costieri, particolarmente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico.

In questa occasione e ancor prima, il ruolo di Poliste è stato promuovere questo evento attraverso le piattaforme social dedicate, poco conosciute e poco animate durante l’anno (e non esclusive della Scuola). La strategia si è basata su un calendario editoriale dettagliato, costruito con l’obiettivo di creare una narrazione coinvolgente e informativa per accompagnare i partecipanti, e più in generale una potenziale community, verso la Summer School. La sfida era significativa: coinvolgere un pubblico ancora ridotto e poco attivo su Facebook e LinkedIn fino a incentivare le iscrizioni; il tutto senza un budget promozionale (del resto, sarebbe stato poco rilevante e efficace averne uno, considerando la mancanza di una base di persone capaci poi di fare “eco”, come ambasciatrici).

Strategia editoriale e approccio organico

Il percorso di comunicazione è iniziato a fine giugno 2024, con la pubblicazione di contenuti introduttivi e tematici sviluppati all’interno di un piano e un calendario editoriali pensati per fare crescere gradualmente l’interesse nella Scuola. Tra i post pubblicati, quelli riguardanti le tematiche della Summer School sono stati fondamentali per rafforzare la percezione di autorevolezza; ogni pubblicazione ha messo in luce argomenti chiave, come le sfide climatiche nel Mediterraneo e l’analisi delle fragilità costiere, sottolineando la futura presenza di relatori esperti provenienti da vari ambiti accademici e istituzionali.

Ogni settimana è stata dedicata, fino a fine luglio,  alla trattazione di un tema specifico, come la Litoralizzazione e Fragilità Indotte di Filippo Menga o le Nuove Dinamiche di Uso del Suolo e Sistemi Agricoli di Marta Debolini. Post speciali hanno poi accompagnato gli eventi di rilievo delle giornate di Scuola; costruiti considerando la strategia generale ma con la flessibilità propria di una copertura “live” degli eventi.

A seguire si fanno alcuni esempi dalla pagina Facebook:

Risultati e impatti della campagna social

Nonostante l’audience iniziale fosse ridotta, la strategia editoriale si è rivelata efficace, in particolare su LinkedIn, dove i contenuti hanno generato maggiore engagement rispetto a Facebook (vista anche la natura dell’audience, più definita e predisposta alla ricezione di certi temi e considerando il nome della pagina, direttamente connesso anche al promotore CeSSMed – quindi immediatamente riconoscibile, poco a poco, come “brand” – cosa che sul social di Meta, per questioni “tecniche”, non era stato possibile fare). L’uso di hashtag mirati come #cambiamentoclimatico, #sostenibilitàmediterranea e #fragilitàcostiere ha permesso di ampliare la visibilità dei post; sempre presenti, poi, anche hashtag personalizzati come: #summerschoolsistemigragili e #progettaresostenibilitàmediterranea (quest’ultimo in uso già durante la prima summer school del Centro, seguita sempre da Poliste per la comunicazione e dedicata alla mobilità sostenibile).

Risultati come quelli ottenuti sono stati possibili grazie alla costanza e alla varietà dei contenuti pubblicati, che hanno esplorato sia le tematiche accademiche che i laboratori pratici.

Un momento chiave: il laboratorio con lo IUAV

Durante le giornate di Summer School abbiamo arricchito la campagna con aggiornamenti in tempo reale, condividendo foto e interviste con i relatori; questo ha permesso di mantenere un filo diretto con il pubblico e di trasmettere l’atmosfera dinamica e partecipativa della Scuola. Un esempio significativo è stato il focus su “La vertigine creativa del gioco Serio, un laboratorio pomeridiano in tre puntate curato dallo IUAV di Venezia che ha esplorato l’uso del gioco come metodo innovativo per affrontare le sfide della pianificazione spaziale marina.

Le campagne di email marketing e l’uso dei messaggi Whatsapp

Per la diffusione, senza budget promozionale, delle informazioni sulla Scuola, è stato fondamentale l’impiego di strumenti di email marketing, con il design e l’implementazione di campagne dedicate condivise attraverso la piattaforma Brevo. A fare la differenza è stata non solo la scelta soppesata del contenuto delle campagne inviate – una di lancio e due di “recall” – ma anche la cura nella definizione delle tipologie di indirizzi email da inserire, considerandone di strategici e rilevanti per il tipo di argomenti che sarebbero stati trattati durante le giornate di Summer School; tra questi i GAL e i CEAS sardi delle zone costiere, gli assessorati regionali di pertinenza tematica, gli enti locali.

Altrettanto importante l’uso dei messaggi whatsapp, nell’ottica di una diffusione integrata su più livelli, compreso quello più immediato dello scambio diretto di informazioni, in quel moderno passaparola che la piattaforma meta consente.

Da considerare, per trasparenza, sebbene non sotto il controllo Poliste, che le informazioni delle campagne venivano condivise anche con le mailing list di studenti; parziale – ma pur sempre importante – parlando ancora di UniCa, la copertura sui social e sul magazine d’ateneo.

Lezioni apprese e prospettive future

Dall’esperienza di quest’anno e considerando le conseguenze delle scelte dell’anno precedente, abbiamo tratto una lezione fondamentale: diventa strategico mantenere viva la conversazione anche dopo la conclusione della Summer School. A tal proposito, il piano editoriale prevede un follow-up con la pubblicazione di ulteriori contenuti, con un post mensile, da ottobre fino a maggio 2025, per continuare a disseminare i risultati della scuola e coinvolgere la community su temi legati alla sostenibilità e al cambiamento climatico, in vista della terza edizione della Scuola, dedicata all’economia circolare.

Questa esperienza ha dimostrato come una comunicazione pianificata e attenta possa creare impatto anche senza un grande budget – o budget nullo – a patto che si sia disposti a lavorare con costanza; non serve pubblicare troppo spesso ma è necessario trovare il modo di contribuire con intenzione e significato a partire da temi che stanno a cuore a una community potenziale, fino alla nascita di “ambasciatori” capaci di contribuire alla crescita di autorevolezza e al coinvolgimento di nuovi studenti e seguaci, portatori di temi e nuovi “impollinatori”.

Uno scatto finale per i partecipanti alla Summer School

Il lavoro svolto ha contribuito a consolidare l’immagine del Jean Monnet Centre for Sustainability Studies in the Med Area e a rafforzare il dialogo tra studenti, docenti e professionisti sulle fragili transizioni dei sistemi costieri. 

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